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La Legge n.124/2017 ha introdotto l’obbligo di dare evidenza entro il 30 giugno di ogni anno di “sovvenzioni, sussidi, vantaggi, contributi o aiuti, in denaro e natura, privi di natura corrispettiva, retributiva o risarcitoria” ricevuti dalla Pubblica Amministrazione nel corso dell’anno precedente, sopra la soglia di 10.000 euro, secondo il criterio di cassa.
Questo obbligo vale per tutti i contribuenti che svolgono attività d’impresa ai sensi dell’art. 2195 del codice civile.
In particolare, per le micro-imprese, le imprese individuali, le società di persone e le SRL con bilancio in forma abbreviata, le informazioni relative ai contributi pubblici ricevuti dovranno essere riportate sui propri siti internet o, per i soggetti che ne sono sprovvisti, potranno essere pubblicate sui siti internet o sui portali digitali delle Associazioni di categoria alle quali aderiscono.
Per adempiere a tale obbligo, qualora i nostri clienti siano sprovvisti di sito web, offriamo noi un servizio di pubblicazione sul nostro portale nella sezione Trasparenza e Pubblicità
In caso di omissione, è prevista una sanzione minima di 2.000 euro e l’eventuale disconoscimento del contributo.
Di seguito i contributi ricevuti dalle imprese che hanno inteso pubblicare i dati nel sito della loro Associazione come previsto dalla norma:
Anno 2020
Anno 2021
Anno 2022
Anno 2023
Di seguito troverete le tre domande più frequenti in merito all’obbligo introdotto dalle Legge n.124/2017, con le relative risposte:
Tutti i soggetti, inclusi privati, imprese, associazioni, fondazioni e enti che ricevono sovvenzioni, sussidi, vantaggi, contributi o aiuti dalla Pubblica Amministrazione nel corso dell’anno precedente, sopra la soglia di 10.000 euro, secondo il criterio di cassa, sono obbligati a comunicarli entro il 30 giugno di ogni anno.
Chiunque non rispetti l’obbligo di comunicazione entro il termine previsto, ovvero fornisca dati inesatti o incompleti, è soggetto a sanzioni amministrative pecuniarie che vanno da un minimo di 250 euro ad un massimo di 2.000 euro. In caso di ripetuta violazione dell’obbligo, la sanzione può essere aumentata fino ad un massimo di 10.000 euro.
La comunicazione deve includere le informazioni relative al beneficiario, all’importo e alla natura dell’erogazione, alla data di effettuazione dell’erogazione, nonché al numero del mandato di pagamento e alla causale dell’erogazione stessa.
Certo, siamo qui per aiutarti! Sai che il nostro servizio è progettato proprio per rispondere alle tue esigenze di comunicazione delle erogazioni pubbliche, in conformità con la Legge n.124/2017.
Non preoccuparti se non sei molto pratico di queste cose, abbiamo a cuore la tua soddisfazione e la tua tranquillità. Il nostro team di esperti ti guiderà passo dopo passo, dalla compilazione dei moduli alla verifica delle informazioni, per assicurarti di essere sempre in regola con la legge.
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